L'elettronica del Novachord

Per i più esperti di elettronica dirò qualche curiosità su due importanti parti del Novachord: l'amplificatore e l'alimentatore anodico.

Per chi non lo sa e lo vede per la prima volta, da tecnico può sembrare strano l'abbinamento del tipo di valvole usate nell'amplificatore e quelle del resto dello strumento, infatti mentre tutti i circuiti funzionano con le valvole classiche dell'epoca fine '30 ed anni '40 a 6,3 volt, l'amplificatore monta valvole a 2,5 volt di filamento ed una 5Z3 raddrizzatrice, che all'epoca non erano più usate nei nuovi circuiti.

Ma non dimentichiamo che la Hammond produceva già da qualche anno i suoi primi modelli di organi e con l'A, l'AB, ed il BC era comune usare le valvole a 2,5 volt di filamento dei primi anni '30; infatti i tone cabinet classici dell'epoca montavano lo stesso amplificatore del Novachord; era già in produzione e non avrebbe avuto senso cambiarlo.

Un'altra stranezza per l'epoca, anzi anche per tutte le epoche successive, è l'alimentatore ad amplificazione di rumore. Il Novachord infatti usa un tipo di alimentatore molto complesso, e questo è giustificato dal grande numero di tensioni anodiche e di polarizzazione negative e positive di cui ha bisogno lo strumento, ma la sua grande particolarità è che alcune tensioni sono prodotte con l'impiego di un circuito aggiuntivo che amplifica gli eventuali rumori presenti su queste tensioni di alimentazione, sia dovute al ronzio di alternata sia ai disturbi che producono gli stessi circuiti oscillatori, divisori, e di controllo. Questo rumore dannoso per un buon funzionamento, una volta amplificato viene applicato ad una valvola finale di carico che lo rideposita sulla linea di alimentazione relativa, con fase opposta a quella d'origine. Non è affatto un alimentatore stabilizzato, le tensioni variano a seconda di quella di entrata e non ci sono valvole stabilizzatrici a gas, solo viene stabilizzata dai rumori.

Una raddrizzatrice 5Y3 viene poi impiegata per produrre una tensione che non serve a nessuna altra valvola, ma solo a far vibrare delle lamelle metalliche a mezzo di elettrocalamite, con un circuito simile ad un cicalino a corrente continua. Ci sono 6 elettrocalamite a lamine vibranti, a frequenze leggermente differenti, che a mezzo di contatti e condensatori ausiliari producono l'effetto del vibrato variando l'intonazione di due semitoni adiacenti: 6 lamine = 12 semitoni. Visto l'assoluta improbabilità di suonare due adiacenti semitoni, formando un qualsiasi accordo si avrà sempre un vibrato differente su ogni nota.

Il generatore di suoni invece è composto di diversi canali dalle funzioni specifiche. L'ultimo verso destra è il nono, ha la funzione di preamplificatore di uscita e contiene anche il trasformatore per alimentare i filamenti riscaldatori delle valvole di tutto il generatore stesso.

Relativamente alle tensioni di riscaldamento delle valvole del generatore, ci sarebbe da fare un'annotazione aggiuntiva. Tutte le valvole del generatore sono modelli a 6,3Volt per il riscaldamento, ma solo le oscillatrici e d una preamplificatrice dei circuiti posti alla fine del generatore sono alimentate con questa tensione; invece ogni valvola 6W7G dei divisori di frequenza e del controllo delle note, viene riscaldata con solo 5 Volt, il che assicura lo stesso un perfetto funzionamento con però un notevole risparmio di energia ed un ridotto surriscaldamento del generatore. Questa fu un'altra idea geniale che assicura una durata enorme delle valvole, resa possibile dal fatto che tutti questi tubi fanno un lavoro minimo nelle condizioni di esercizio in cui sono poste.

L'ultima amplificatrice del generatore è quella che pilota il trasformatore bilanciato d'uscita e questa viene invece alimentata tramite una resistenza che partendo da una tensione più alta, porta i 6Volt al tubo con un certo ritardo dovuto all'inerzia termica ed alla variazione di resistenza del filamento riscaldatore; così si comincerà ad avere un suono perfetto e senza rumori solo quando sarà trascorso interamente il tempo necessario al riscaldamento di tutte le vavole.

Il settimo canale compone insieme all'ottavo l'insieme dei circuiti d'oscillatore e rispettivamente 12 valvole e circuiti oscillatori al settimo canale, mentre commutatori, condensatori e lamelle vibranti all'ottavo, che è il canale del Vibrato. Segue sempre verso sinistra il sesto canale con i 12 circuiti di controllo ed altrettante valvole dell'ultima ottava, che prendono il segnale audio direttamente dagli oscillatori; mentre poi dal quinto in giù i canali sono equivalenti se pur diversi, e contengono ognuno una fila di 12 valvole per i divisori di frequenza ed una fila di altre 12 valvole di controllo.